Salve a tutti. Mi chiamo Alessia Derivi.
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| Copertina de "Il nome della rosa" |
Ho recentemente letto il romanzo "Il nome della rosa" di Umberto Eco e sono rimasta molto colpita dall'abilità dello scrittore nel ricreare un mondo medievale, facendo sì che i lettori possano con facilità immedesimarsi.
Devo ammettere che questa lettura per me è stata all'inizio noiosa e molto difficile, ma, superate le prime cento pagine, la storia si è trasformata, diventando avvincente. Il fatto di aver unito un giallo, che solitamente ci fa pensare a Sherlock Holmes o ad altri detective, ai costumi, le tradizioni, le credenze di un'epoca così lontana mi ha sicuramente aiutata, perché sono così rimasta maggiormente coinvolta ed inoltre ho cambiato il mio punto di vista su questo periodo storico, che fino ad allora era per me solo un argomento di studio.
Ho aperto questo blog, quindi, con l'intenzione di riflettere su alcuni elementi o passi che mi sono maggiormente piaciuti, cercando di creare, ove possibile, un parallelo con la nostra società. Ho scelto come titolo una citazione del best-seller che in italiano viene tradotta con "la favola parla di te", scritta originariamente dall'autore latino Orazio, poiché ritengo che ognuno di noi possa immedesimarsi in un personaggio, provare i suoi stessi sentimenti ed avere gli stessi vizi o desideri. Perciò trovo questo componimento oggigiorno ancora attuale, grazie anche al fatto che le figure non siano state plasmate come irraggiungibili e perfette, ma in fondo rappresentano un po' tutti noi!
Comincerò, dunque, questa mia considerazione analizzando cinque temi che ho preferito.
Spero di riuscire in questa mia impresa e Vi auguro buona lettura!